1) Scegliere arredi di qualità che durino nel tempo è il primo step che permetterà di spostare anche frequentemente i vari moduli senza rischiare che si rompano e di ammortizzare quindi su un tempo più lungo la spesa spesso elevata che l’acquisto di arredi, certificati e di qualità, comporta.

2) Moduli spostabili nello spazio.

Arredi con le rotelle, sono un’ottima soluzione che gli stessi educatori apprezzeranno perché permetterà loro, anche quotidianamente, di ricreare ambienti consoni a diverse attività. Un esempio: gli armadietti dell’accoglienza possono diventare pareti sensoriali;  arredi per il gioco simbolico che creano angoli magici, come una cucina o un negozio, possono essere usati come quinte di un teatrino.

Sulla flessibilità c’è molto da dire e da imparare..innanzitutto dai bambini, che pur avendo bisogno di stabilità e routines, sanno godere  della possibilità di agire sull’ambiente in cui vivono più di quanto noi adulti possiamo aspettarci.

3) Il “fuori”, invece? Cosa intendiamo per “fuori”? Noi intendiamo tutto ciò che c’è fuori dalle mura di un nido: il quartiere, le strade, la natura, le persone. È un fuori complesso, soprattutto se pensato in relazione a bambini di età da nido, ma deve poter essere accessibile.

In tempo di Covid, ancor di più, occorre capacità di pensare il nido come spazio in continuità tra un dentro e un fuori e agire “sulla soglia” non è solo un modo di dire ma un approccio educativo e di vita.