E adesso una domanda prima a voi… qual è il vostro ricordo più lontano nel tempo? Sforzatevi, anche per qualche giorno, di pensare a quando risale il vostro primo ricordo… difficilissimo, vero? Spesso ci si confonde con racconti fatti, scene ricostruite… eppure sforzandoci un po’ arriverete a ricordarvi tante piccole situazioni della vostra infanzia! Solitamente non si riesce a risalire a ricordi di situazioni avvenute prima dei due anni di età, anzi è rarissimo; mentre è molto probabile che il primo ricordo che si ha, riesca a collocarsi tra i 3 e i 5 anni. Le bambine un po’ prima… non perché le femminucce siano più “intelligenti” come vorrebbero i soliti stereotipi che fanno poco bene e sono falsi e tendenziosi. No: solo che alle bambine le mamme parlano più frequentemente rispetto a come fanno con i figli maschi e si dilungano in una serie di “…ti ricordi?”. Certo perché come al solito molto dipende – come sempre! – dalle mamme e dai papà: se il loro stile comunicativo è molto ricco di particolari, di locuzioni temporali, se è composto da tanti momenti di narrazione, allora sarà molto più facile per i bambini ricordarsi di più. Anche da grandi!

   Diversi sono gli approcci allo studio della memoria autobiografica dei bambini: e pensare che indagarla non è per nulla facile, visto che poi, più si è piccoli, più chiaramente la verbalizzazione non aiuta! In generale però si tende a fare iniziare la memoria autobiografica intorno ai 18 mesi: secondo Howe e Courage – due psicologi dell’età evolutiva che tanti studi hanno fatto sulla memoria nei bambini – sarebbe proprio intorno a quell’età che si forma la cognizione del sé, ovvero i bambini riuscirebbero a fare il passaggio dall’“io” al “me”. Solo quando i bambini riescono a oggettivare se stessi, allora possono essere in qualche modo i protagonisti di azioni, ed esserne consapevoli.
   Quindi, in linea di massima, dovremmo riuscire a ricordarci sensazioni, situazioni ed emozioni arrivando fino a quando avevamo 18 mesi!! Chi offre di meno??